Unife - Le Agevolazioni fiscali per le imprese che investono in Ricerca Universitaria
“Le Piccole Medie Imprese, a fronte della necessità di risolvere problemi specifici, investono generalmente poco in Ricerca e Sviluppo – spiega Pasquale Nappi Magnifico Rettore dell’Università di Ferrara – e spesso considerano l’innovazione come un’attività fuori portata, adatta alle multinazionali. In realtà le piccole o medie dimensioni non sono di per sé un ostacolo al trasferimento tecnologico e, più in generale, di conoscenza dall’Università all’Impresa”.
Proprio per questo nel corso del seminario verranno approfondite le novità introdotte dalla normativa fiscale che consentono da un lato, alle imprese, di acquisire ricerca qualificata per produrre innovazione e di usufruire di consistenti benefici fiscali e, dall’altro, alle Università, di ottenere contratti e finanziamenti dalle imprese in un momento in cui è sempre più difficile reperire risorse per svolgere attività di Ricerca. In questo contesto, diventa fondamentale la figura del Professionista che indirizza il cliente verso tali opportunità.
Saranno due principalmente i temi che verranno affrontati dal Dott. Marco Magrini, Ragioniere Commercialista, Revisore legale esperto in fiscalità e consulente dell’Ateneo estense.
In primis i vantaggi fiscali legati a contratti, contributi e liberalità dalle Imprese a favore delle Università, con specifico riferimento alle attività di ricerca e didattica. Non solo. Verranno illustrati anche i benefici fiscali derivanti alle imprese dal credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo (art.1 decreto sviluppo n. 70/011, convertito in legge 106/2011). Tale articolo prevede l’introduzione di un credito di imposta per gli investimenti delle imprese volti a finanziare progetti di ricerca svolti da Università ed Enti Pubblici di ricerca.
“Destinatari dei benefici – illustra Carlo Alberto Roncarati Presidente della Camera di Commercio di Ferrara - sono tutte le imprese che, indipendentemente dalla forma giuridica, dalle dimensioni aziendali, dal settore economico in cui operano nonché dal regime contabile adottato, effettuano investimenti in progetti di ricerca commissionati alle Università. Alle imprese, anche di piccole dimensioni, viene così data la possibilità di investire in attività di ricerca e sviluppo altamente qualificate e volte, ad esempio, all’acquisizione di nuove conoscenze da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti o servizi o per consentire un notevole miglioramento degli stessi.”
Per le imprese si ottiene un duplice vantaggio fiscale: la totale deducibilità dal reddito d’impresa dei costi della ricerca commissionata e un credito d’imposta nella misura del 90% dell’importo degli investimenti in ricerca che eccedono la media degli investimenti effettuati nel triennio 2008-2010 utilizzabile in compensazione.
Un’iniziativa, dunque, che rappresenta un’importante occasione di incontro tra Impresa, Ricerca e Professionisti, specie nell’attuale congiuntura economica caratterizzata dal proliferare di situazioni di crisi e fallimenti imprenditoriali, chiusura fidi alle imprese da parte delle banche e scarsità di finanziamenti alla ricerca.