SISSA - Planckland, la frontiera inesplorata della geometria quantistica
«Il titolo dell’incontro – spiega Gherardo Piacitelli, matematico della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati - da un lato allude al famoso romanzo di fine 800, Flatland di Edwin Abbott, che esplora in modo molto originale il concetto di un mondo a più dimensioni; dall'altro suona come "Planck Length", ovvero la distanza di Planck, una distanza minuscola, al cui livello si ritiene che aspetti quantistici e di relatività generale si congiungano».
6 giorni, 24 relatori, circa 70 partecipanti, per confrontarsi e studiare un territorio lontano e inesplorato. Le due pietre miliari della fisica teorica del XX secolo - fisica dei quanti e teoria della relatività - sono rimaste finora largamente distanti tra loro, inconciliate. «Apparentemente, questo è dovuto al fatto che concettualmente alla base della geometria moderna ci sia ancora molto di Euclide, e che la transizione verso una descrizione puramente quantistica della microfisica sia ancora incompiuta» precisa Piacitelli. Il superamento di questo scoglio avrebbe l’impatto di una vera e propria rivoluzione scientifica, ma la strada è ancora lunga e sconosciuta. «Del resto – continua - è sempre imprevedibile dire dove porti la ricerca fondamentale. Esattamente come nessuno 100 anni fa avrebbe immaginato che i primi passi della fisica quantistica avrebbero portato allo sviluppo dell’elettronica miniaturizzata e a tutte le sue applicazioni, inclusa internet».
Obiettivo del workshop è fare il punto tra i diversi filoni di ricerca attivi in questa direzione a livello mondiale, sia attraverso seminari per illustrare e condividere i risultati più recenti, sia attraverso dibattiti tematici.
L’iniziativa è organizzata nell’ambito del programma "Planck Scale Physics: a rigorous approach to spacetime quantisation" per il quale Piacitelli si è aggiudicato un finanziamento dalla Sissa, per giovani ricercatori.
Giovani e italiani sono i membri del comitato scientifico: Gherardo Piacitelli (Sissa, Trieste), Claudio Dappiaggi (Dipartimento di Fisica Nucleare e Teorica, Pavia), Gerardo Morsella (Università degli studi di Roma Tor Vergata) e Nicola Pinamonti (Università degli studi di Genova).