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Unibo, profilo laureati 2010

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bologna-logoHanno 26 anni, circa uno su due ha terminato gli studi in corso e quasi uno su quattro ha fatto almeno un'esperienza di studio all'estero. E’ l’identikit del laureato-tipo Unibo 2010 che emerge dal XIII Profilo dei laureati di AlmaLaurea presentato oggi. L’indagine ha coinvolto oltre 15 mila laureati del 2010 dell'Università di Bologna: la fotografia nel dettaglio ha preso in considerazione 8.239 laureati triennali e 4.394 laureati magistrali (3+2), ovvero i corsi di laurea che registrano il maggior numero di iscritti (sono esclusi i corsi a ciclo unico e alcuni gruppi di laureati pre-riforma).
Rispetto alla media nazionale a Bologna ci si laurea qualche mese prima (26,2 anni contro i 26,9 anni), è maggiore la regolarità degli studi (46,1% rispetto al 39%) e, in generale, è più alta la percentuale di chi ha studiato per qualche tempo all'estero (il 13,4% per le triennali e il 20,9% per le magistrali). “I dati sono molto positivi - commenta il prorettore agli studenti Roberto Nicoletti -  in particolar modo per quanto riguarda i soggiorni di studio all’estero e la regolarità degli studi. L’indagine di AlmaLaurea mette in luce che mediamente più del 17% di chi si laurea a Bologna ha studiato all’estero rispetto ad una media nazionale del 13% ed è inutile sottolineare l’importanza di questo dato per una formazione al passo con i tempi”. “Allo stesso modo – aggiunge - sono molto soddisfatto che gli studenti del nostro Ateneo terminino gli studi in un tempo più breve rispetto alla media nazionale. Quasi un laureato su due conclude infatti il proprio percorso di formazione nell’arco della durata ufficiale del corso e questo è molto importante per non entrare in ritardo in un mondo del lavoro già di per sé critico”.

I laureati triennali
Il traguardo della laurea è raggiunto in media a 25,3 anni rispetto alla media nazionale che è di 25,9. La regolarità degli studi per i laureati triennali di Bologna è più elevata della media nazionale: il 45% conquista il titolo in corso (con un 24% che si laurea al primo anno fuori corso) rispetto al 38% a livello nazionale. Il 70% dei laureati di primo livello di Bologna ha entrambi i genitori non laureati; la media nazionale è del 75%.

L’esperienza di studio all’estero ha coinvolto, durante gli studi, il 13,4% dei laureati (la media nazionale è del 10,5%). L’86% dei laureati dell’Università di Bologna, come nella media nazionale, si dichiara complessivamente soddisfatto del corso di studi (il 31% lo è “decisamente”). Alla domanda se “si iscriverebbero di nuovo all’Università” risponde “sì”, ed allo stesso corso dell’Ateneo, il 68% dei laureati (la media nazionale è il 66%). Una percentuale che aumenta notevolmente considerando anche i laureati che si riscriverebbero all’Università di Bologna, ma cambiando corso (17%). E dopo la laurea? Il 74% dei laureati di Bologna intende proseguire gli studi, meno di quanto avviene nel complesso dei laureati (77%). La gran parte dei laureati 2010 che ha espresso queste aspirazioni formative punta ad una laurea specialistica: il 58%.

I laureati magistrali
L’indagine mette in evidenza che si tratta di giovani che hanno concluso i loro studi in corso nel 55% dei casi – ed altri 32 su cento con un anno di ritardo – contro il 47,5% a livello nazionale. L’età media alla laurea nel complesso dei laureati specialistici di Bologna del 2010 è di 26,7 anni (la media nazionale è di 27,5 anni). La votazione finale è prossima al massimo (in media 107,6 su 110). I laureati specialistici di Bologna sono favoriti dall’ambiente familiare di provenienza che li vede uscire nel 35% dei casi da famiglie con almeno un genitore laureato.

Nell’esperienza formativa dei laureati specialistici si riscontrano indici particolarmente elevati di frequenza alle lezioni: 72 laureati su cento dichiarano di avere frequentato regolarmente più dei tre quarti degli insegnamenti previsti. Elevata è anche la quota di chi compie esperienze di studio all’estero (20,9%). L’esperienza universitaria compiuta con la laurea specialistica risulta ampiamente apprezzata (sono decisamente soddisfatti 34 laureati su cento, altri 53 esprimono comunque una valutazione positiva). Tanto che 73,5 laureati su cento la ripeterebbero.

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