Neuroni specchio, il passato e le prospettive della ricerca svelate dallo scienziato italiano che li ha scoperti

Stampa
E’ stato il coordinatore del gruppo di scienziati che ha scoperto l’esistenza dei neuroni specchio, facendo segnare una pietra miliare per la ricerca mondiale e adesso è stato invitato per tenere un seminario a tutto tondo, dal passato recente al futuro prossimo, dedicato proprio ai neuroni specchio: Giacomo Rizzolatti, professore emerito di fisiologia umana all’Università di Parma e coordinatore del “Brain Center for Social and Motor Cognition” dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), sarà ospite alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa giovedì 4 febbraio (ore 18.00, aula magna)
per essere protagonista nel prossimo incontro del ciclo “Orizzonti in medicina e biologia”, coordinato da Vincenzo Lionetti, professore di anestesiologia all’Istituto di Scienze della Vita della Sant’Anna.  

 Per Giacomo Rizzolatti il ritorno a Pisa assume un significato particolare, perché – scorrendo la sua biografia - proprio qui, alla fine degli anni Sessanta, ha mosso importanti passi della sua carriera accademica, passando tre anni all’Università di Pisa, presso l’Istituto di fisiologia, allora diretto da Giuseppe Moruzzi. La sua carriera è poi culminata nel 1992 con la scoperta dei neuroni specchio, le cellule motorie del cervello che si attivano eseguendo movimenti finalizzati oppure osservando movimenti simili eseguiti da altre persone.

  Durante il seminario di giovedì 4 febbraio alla Scuola Superiore Sant’Anna, Giacomo Rizzolatti ripercorrà le tappe principali che lo hanno portato alla scoperta dei neuroni specchio e dedicherà particolare attenzione agli sviluppi della ricerca che, con il suo team, conduce a Parma, presso il “Brain Center for Social and Motor Cognition” dell’Istituto Italiano di Tecnologia.