Dai cani all'uomo, per una cardiologia interventistica più sicura

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Un gruppo di ricercatori della Facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia, coordinata dal professore Francesco Porciello, ha messo a punto una nuova tecnica che elimina il rischio delle radiazioni cui sono sottoposti i medici e i pazienti durante gli interventi di cardiologia interventistica mini-invasiva con l'uso di cateteri. Tali interventi cardiaci e vascolari, infatti, sono stati finora vincolati – sia negli uomini che negli animali - all'impiego del fluoroscopio per la guida ed il posizionamento dei cateteri e dei diversi dispositivi all'interno delle camere cardiache e dei vasi sanguigni, sebbene ciò implichi una notevole esposizione alle radiazioni ionizzanti sia per i pazienti sia, soprattutto, per gli operatori.
La nuova tecnica di cardiologia interventistica, sperimentata nel servizio di Cardiologia ed Ultrasonografia dell'Ospedale Veterinario Universitario Didattico dell’Ateneo di Perugia, è stata presentata dal professor Porciello al convegno internazionale di Maastricht, e sostituisce il fluoroscopio con l'ecografo per la guida dei cateteri, annullando tutti i rischi connessi alla precedente modalità. Infatti, poiché le tradizionali tecniche interventistiche risultano condivise tra pazienti umani e veterinari, è auspicabile che le acquisizioni ottenute sul modello animale possano essere trasferite e sfruttate dalla cardiologia interventistica della medicina umana, eliminando così rischi e costi connessi con le radiazioni ionizzanti dei fluoroscopi.

La metodica in guida ecografica, messa a punto nella forma attuale grazie ad una collaborazione scientifica tra i ricercatori di Perugia e quelli delle Facoltà di Medicina Veterinaria di Camerino e della Cornell University, Ithaca NY, è stata applicata con successo su numerosi casi di cardiopatie congenite diagnosticate nell'Ospedale Veterinario Universitario Didattico di Perugia, o riferite da medici veterinari operanti sul territorio nazionale.

La Facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia, ad oggi, è l'unica in Italia in grado di garantire un servizio di cardiologia interventistica in guida ecografica.