Unico dipinto di Vasari conservato a Pisa senza più segreti

Stampa
Vasari martirio santo stefanoL’unico dipinto di Giorgio Vasari custodito a Pisa, il Martirio di Santo Stefano, conservato nell’omonima chiesa in piazza dei Cavalieri, non ha più segreti: un’applicazione multimediale, realizzata dall’Associazione “Mnemosine Cultura Digitale”, con la supervisione scientifica del Laboratorio Percro dell’Istituto TeCIP (Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione, della Percezione) della Scuola Superiore Sant'Anna, permette adesso di conoscerne la sua genesi, il suo stato di conservazione, i dettagli sui restauri che hanno permesso di salvare l’opera.
Per conoscere passato, presente e futuro di questa preziosa opera basterà un clic. L’applicazione è già accessibile al pubblico durante l’orario di apertura della chiesa, ogni mercoledì e ogni sabato, dalle ore 10.00 alle ore 12.00.

In occasione dei lavori di restauro del dipinto su tavola, di cui è stato autore Giorgio Vasari tra il 1569 ed il 1571, su commissione di Cosimo I de’ Medici, è stata infatti ideata un’applicazione multimediale per raccontare la genesi, l’iconografia e lo stato di conservazione della celebre opera, resa ancora più preziosa dall’essere l’unica testimonianza pittorica che Pisa conserva dell’illustre artista aretino. L’intervento di restauro ed anche l’applicazione sono stati resi possibili grazie al contributo di Esselunga. Il progetto è stato curato per gli aspetti storico-artistici dalla Soprintendenza dei Beni Architettonici, Artistici e Storici di Pisa ed è stato attuato dall’Associazione “Mnemosine Cultura Digitale”, con la supervisione scientifica del Laboratorio Percro dell’Istituto TeCIP (Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione, della Percezione) della Scuola Superiore Sant'Anna, per tutto ciò che attiene il supporto tecnologico.

La postazione multimediale consente di approfondire, attraverso un’agile consultazione, diverse aree tematiche: la storia dell’opera, la sua iconografia e la tecnica costruttiva del supporto ligneo; i restauri (dal primo noto ascrivibile al 1820, a quello del 1945 fino al restauro del 1968) e lo stato di conservazione attuale. È presente anche una sezione, “Oltre il visibile”, dedicata alle indagini diagnostiche effettuate sull’opera. Inoltre, vengono illustrati alcuni temi riguardanti il rapporto tra Vasari e la città Pisa: dalla trasformazione della piazza dei Cavalieri di Santo Stefano, agli edifici “vasariani”, fino alla storia della chiesa dei Cavalieri di Santo Stefano. L’applicazione è tuttora in fase di sviluppo ma diventerà sempre più ricca e completa: i contenuti sono arricchiti in relazione al prosieguo delle fasi del restauro.

In allegato è disponibile un’immagine dell’applicazione, utilizzabile liberamente.