Univ. di Milano-Bicocca - Conferimento di 100 borse di studio alla memoria del giornalista Franco Belli
La donazione è stata destinata all’assegnazione di 100 borse, di cui 50 per studenti iscritti ad anni successivi al primo dei corsi di laurea triennale, magistrale a ciclo unico e del corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria, e 50 per studenti iscritti ad anni successivi al primo dei corsi di laurea magistrale o specialistica.
I requisiti individuati per determinare i vincitori delle borse sono stati sia di merito accademico, superamento di almeno due terzi dei crediti formativi universitari previsti per gli anni precedenti a quello di iscrizione con una media ponderata non inferiore ai 24/30, che di tipo economico, indicatore di situazione economica equivalente universitario non superiore a 35.000 euro.
«Siamo molto grati - dice il rettore, Marcello Fontanesi - alla famiglia di Franco Belli per la generosità e la sensibilità mostrate nei confronti dei nostri giovani studenti. Il sostegno che hanno voluto dare all’Ateneo è un gesto significativo che riconosce la centralità della formazione dei giovani come contributo sia alla crescita individuale sia alla crescita della nostra società».
«Franco Belli non aveva figli, ma ha avuto nella sua vita professionale tanti apprendisti da allevare al giornalismo ed è per questo motivo che la moglie Silvana Di Stefano ha voluto intitolare a lui delle borse di studio per quei giovani meritevoli che si affacciano alla vita, augurando loro di riuscire a realizzarsi professionalmente quanto è riuscito a lui» racconta Riccardo Belli, nipote del giornalista.
Belli ha iniziato la sua carriera di giornalista nei primi anni Cinquanta. Ha lavorato per numerose testate tra cui il Giorno e il settimanale Tempo Illustrato. Nel 1974 viene assunto al Corriere della Sera e nel 1976, chiamato da Eugenio Scalfari, approda come responsabile dell’edizione milanese alla neonata redazione di Repubblica dove ha continuato a collaborare fino al 4 ottobre 2000, giorno della sua scomparsa.